MERCHANDISING

É stato il simbolo della Salamandra, una delle "imprese" gonzaghesche, nel suo logo reinterpretato, ad identificare l'intera linea d'abbigliamento, cartoleria, oggettistica e profumeria: prodotti destinati a simboleggiare Mantova nel tempo culla del Rinascimento italiano e a ricordare un evento "storico" per la cittá, come la grande esposizione dedicata alla collezione Gonzaga.

Con la mostra "Gonzaga" hanno realizzato un ricco merchandising di qualitá: una serie di prodotti ideati e realizzati da importanti aziende italiane, di seguito alcune fra le principali:

-La "Daniel" di Milano, importante azienda di cravatte e articoli d'abbigliamento, nota per l'alta qualitá delle sue realizzazioni, ha prodotto cravatte in seta jacquard rifinite a mano, t-shirt a manca lunga e corta, pashmine in lana, seta e viscosa, bandane in cotone egiziano, ombrelli pieghevoli e tipo golf.

-La "Marenghi 1690", storica azienda mantovana, che intreccia le sue vicende con quelle di casa Gonzaga, avendo ricevuto il privilegio di fabbricare carta direttamente da Ferdinando Carlo Gonzaga, il 16 gennaio 1690, ha realizzato per la mostra una serie di articoli di cartoleria di grande raffinatezza, come nella tradizione di questa famiglia che da più di tre secoli si tramanda la proprietà della cartiera, rifornendo nei secoli passati alcune tra le più importanti corti europee.

-Dalle antiche essenze della Marchesa Isabella d'Este é stato sintetizzato "Isabella, il profumo delle sue rose", prodotto dalla ditta "Morris" di Parma, grazie agli studi sulle antiche ricette ritrovate nelle carte segrete di Isabella. I profumi e le essenze (in particolare quello delle rose damascene) erano tra le passioni della duchessa, così come lo erano le gioie ed i cristalli: il disegno del packaging del profumo prende spunto proprio da uno dei cristalli della sua collezione, ora di proprietà della Corona Inglese.


Cataloghi mostra:


-La Celeste Galeria. Le raccolte a cura di Raffaella Morselli
-La Celeste Galeria. Un esercito di collezionismo a cura di Raffaella Morselli