RESTAURI

La mostra sul "museo" dei Duchi di Mantova è stata anche l'occasione per effettuare importanti interventi conservativi e di restauro su alcune opere rintracciate dagli studiosi in musei pubblici o in collezioni private, quali tessere di questo caleidoscopico mosaico.
Tra gli interventi più significativi, va ricordato il restauro del ciclo di dipinti realizzati dal pittore romano Giovanni Baglione, raffigurantiApollo e le Nove Muse.
Le opere, ora di proprietà del Louvre ma in deposito presso il Musée de Beaux Arts di Arras, erano state realizzate per Ferdinando e collocate nel Camerino delle Muse, nell'Appartamento del Duca, tra il 1640 e il 1644.
Dopo quella data, infatti, i dipinti del Baglione presero la strada di Parigi, donati dal VI Duca alla zia Maria de' Medici, regina di Francia, che li volle collocare nell'anticamera del Palazzo Luxembourg, nuova e personale residenza reale, subito prima della sala allestita da Rubens. Un'operazione" diplomatica" che ebbe grande successo e che portò alle stelle la fama di Ferdinando come mecenate e collezionista di opere d'arte, confermando il prestigio internazionale della collezione Gonzaga, tanto da sollecitare l'accorto cardinale Richielieu a richiedere anche per sé qualche "eccellente quadro".
Intanto Ferdinando commissionava al Baglione un'altra serie dei dipinti (ora perduta) in sostituzione della precedente, a dimostrazione che il tema rispondeva ad un suo preciso progetto iconografico.

La serie originaria di nove dipinti del pittore romano tornerà ora a Mantova dopo l'intervento conservativo sostenuto dal Comune di Mantova e dal Comune di Arres e sarà esposta in un apposito "camerino" per godere nuovamente delle suggestioni dell'intero ciclo.

Un'altra opera di Giovanni Baglione è stata oggetto, grazie a questa mostra e agli studi che l'hanno accompagnata, di un restauro importante che consentirà di riammirarla nel suo ritrovato splendore: L'Allegoria della Pace e del la Giustizia.

Vero manifesto della politica del governo di Ferdinando, collocata dal Duca nella prestigiosa Galleria della Mostra l'opera - firmata e datata 1644 e dunque realizzata dal pittore romano durante il suo soggiorno a Mantova - giunge da Kensington Palace a Londra ed è stata restaurata, dopo essere stata ricondotta ali' opera n. 890 dell'inventario 1646 - 1647, grazie al contributo di Telecom Italia

Menzione a sé, tra i vari interventi, merita infine il restauro dell'opera che è immagine "guida" di questa esposizione: il Ritratto di Vìncenzo I in piedi, realizzato da Frans Pourbous intorno al 1606 - 1607. Ora in una collezione privata mantovana, il dipinto secondo la ricostruzione effettuata da Raffaella Morselli, doveva essere collocato in posizione preminente nel museo dei Gonzaga: nella Galleria della Mostra.
Magistrale per la resa dei dettagli e per l'impianto maestoso, l'opera mostra un Vincenzo fiero, che indossa il Toson d'Oro conferitogli dal re di Spagna nel 1588 e il corsetto con l'impresa del Sic, adottato nel 1595 al tempo della spedizione contro i Turchi.
Sullo sfondo il suo Palazzo Ducale ammantato da una luce serotina che degrada nel lago.